Project Grudge l’insabbiamento degli UFO

Project Grudge verità nascoste sugli UFO

Cos’è il Project Grudge e perché se ne parla ancora oggi

Il Project Grudge è stato uno dei primi programmi ufficiali degli Stati Uniti dedicati allo studio degli UFO (Oggetti Volanti Non Identificati). Avviato nel 1949 dall’US Air Force, nasceva con l’intento dichiarato di indagare sugli avvistamenti aerei anomali. Ma dietro la facciata di una ricerca scientifica, si celava un obiettivo molto più strategico: minimizzare, screditare e archiviare qualsiasi testimonianza che potesse alimentare il “panico UFO” negli USA post-bellici.

Le origini: dai dischi volanti al Project Grudge

Il contesto era infuocato. Dopo l’epocale avvistamento di Kenneth Arnold nel 1947 e l’incidente di Roswell, l’opinione pubblica americana cominciò a interrogarsi seriamente sull’esistenza di vita extraterrestre. L’Air Force rispose inizialmente con il Project Sign, che venne però chiuso per la sua apertura alla possibilità aliena.

Nel gennaio 1949 nacque quindi il Project Grudge, una risposta più scettica e “gestita”. La parola d’ordine era: negare tutto, anche davanti all’inspiegabile.

Uno studio o una manovra di disinformazione?

Grudge venne presentato come un’indagine tecnica e imparziale, ma i documenti oggi disponibili mostrano una realtà ben diversa: la missione era fortemente orientata a spiegare via ogni avvistamento con cause naturali o errori umani, anche quando le evidenze suggerivano altro.

Molti rapporti furono chiusi frettolosamente, altri ignorati. Alcuni casi con dati radar, testimonianze militari qualificate e tracciamenti visivi multipli vennero archiviati come “inconcludenti” o “non significativi”.

Il passaggio a Blue Book

Nel 1952, dopo le critiche interne e la crescente pressione dell’opinione pubblica, il Project Grudge venne riformato nel più noto Project Blue Book, che portò avanti l’indagine fino al 1969. Tuttavia, le basi metodologiche e lo scetticismo ereditati da Grudge influenzarono anche i progetti successivi.

Perché il Project Grudge è ancora importante oggi

Con il rilascio di numerosi documenti declassificati e l’ammissione ufficiale dell’esistenza dei cosiddetti UAP (Unidentified Aerial Phenomena) da parte del Pentagono, il Project Grudge è tornato sotto i riflettori. È oggi considerato un esempio emblematico di come i governi possano manipolare la percezione pubblica su fenomeni potenzialmente rivoluzionari.

Studiare Grudge non significa solo parlare di UFO, ma anche riflettere sul rapporto tra trasparenza, potere e verità.

Il Project Grudge non ha solo cercato di “spiegare” gli UFO: ha segnato una linea sottile tra indagine e insabbiamento. E forse, il suo vero lascito è questo: ricordarci che ciò che ci viene detto non è sempre tutto ciò che c’è da sapere.

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