Il mese di aprile ci riserva uno spettacolo celeste con la splendida Luna Rosa, che tra pochi giorni illuminerà il cielo notturno. Ma perché il primo plenilunio di primavera viene chiamato in questo modo? Scopriamo insieme le origini di questo affascinante fenomeno astronomico.
La luna piena di aprile sarà uno spettacolo da non perdere per gli appassionati di astronomia. Conosciuta anche come Pink Moon, raggiungerà il suo massimo splendore alle 4.35 UTC del 6 aprile (6.35 ora italiana). L’evento sarà visibile anche a occhio nudo, ma per godere al meglio dello spettacolo è consigliabile scegliere luoghi bui, lontano da fonti di inquinamento luminoso.
Il nome “Luna Rosa” non fa riferimento al colore del satellite, ma al colore del fiore Muschio Rosa, che fiorisce in questo periodo e colora di rosa i prati. Tuttavia, il plenilunio di aprile può essere chiamato anche in altri modi, a seconda delle diverse zone geografiche, come luna piena del pesce, luna piena dell’erba germogliante e luna piena dell’uovo.
La Luna piena di aprile è anche importante per la fissazione della data di Pasqua. Infatti, essendo la prima luna piena dopo l’equinozio di primavera, il calendario lunisolare la utilizza per stabilire la data della festa. La Pasqua viene celebrata nella domenica successiva al primo plenilunio di primavera.
Nonostante la luna piena di aprile dello scorso anno fosse una Superluna, quella di quest’anno non lo sarà. Il termine Superluna indica il momento in cui il satellite è al perigeo, ovvero nel punto più vicino alla Terra della sua orbita ellittica. Per essere considerata una Superluna, il plenilunio deve verificarsi quando la Luna si trova entro i 361.885 km dal nostro pianeta. Tuttavia, anche se la luna rosa d’aprile 2023 non sarà una Superluna, sarà comunque uno spettacolo mozzafiato per tutti gli appassionati di astronomia.