Campo elettromagnetico, cervello umano e sesto senso
Si chiama magnetoricezione. E’ la capacità che hanno alcune specie di migratori di orientarsi e “navigare”, percependo il campo magnetico terrestre. Il cervello umano ha una capacità simile, anche se molto più debole. Ciò è emerso da un recente studio internazionale, a cavallo tra la geologia e la neurobiologia, condotto dal Caltech (California Institute of Technology) e dall’Università di Tokio. Secondo lo scienziato Joe Kirschvink, coautore del paper relativo alla scoperta pubblicato sulla rivista eNeuro, si tratterebbe di una versione non evoluta dello stesso principio utilizzato dagli uccelli e da alcune specie marine. Kirschvink ipotizza la presenza di molecole di magnetite in alcune sporadiche cellule del nostro cervello, sufficienti però a fornirci un labilissimo “sesto senso”.